


A cura di Luca Carrozzo.
Chief Investment Officer e Deputy Asset Management di Banca CIC (Svizzera) SA.
C’è voluto molto tempo perché le obbligazioni svizzere fruttassero cedole interessanti, ma il pagamento di una cedola obbligazionaria non è il fattore più importante da considerare. Infatti la cedola obbligazionaria non corrispondere necessariamente con il rendimento effettivo sul mercato secondario. Quando si acquistano obbligazioni si deve prestare attenzione a due informazioni: il rendimento a scadenza e la cedola obbligazionaria. Il rendimento a scadenza è il rendimento percentuale di un’obbligazione nell’ipotesi che sia mantenuta in portafoglio fino alla data di scadenza. In parole semplici, è la somma annualizzata di tutti i pagamenti cedolari rimanenti e la differenza tra il prezzo d’acquisto e il prezzo di rimborso.
A causa degli interessi bassi o addirittura negativi, le obbligazioni hanno ultimamente goduto di scarsa considerazione, soprattutto da parte delle investitrici e degli investitori più giovani. Per un giusto motivo: nella fase dei bassi tassi di interesse degli ultimi anni, per le giovani generazioni con un orizzonte di investimento lungo non risultava conveniente investire in obbligazioni. I rendimenti talvolta negativi non compensavano mai il rischio assunto, di conseguenza le generazioni più giovani non hanno investito in obbligazioni. Resta da vedere se il recente incremento dei tassi d’interesse sarà sufficiente ad attrarre le investitrici e gli investitori con un orizzonte d’investimento lungo. È chiaro che per una persona di 30 anni, che può ancora risparmiare e investire per 35 anni prima di andare in pensione, esistono alternative più interessanti, come per esempio i titoli a dividendo o gli investimenti nei megatrend.
TORNA L’ATTENZIONE SULLA STABILITÀ
Inoltre, le obbligazioni sono state considerate una classe d’investimento noiosa, soprattutto rispetto alle azioni. La “nomea” delle obbligazioni è stata per di più rafforzata negli ultimi anni dalla fase dei bassi tassi di interesse in Svizzera. Il rendimento medio dell’intero mercato obbligazionario svizzero è stato solo dello 0,22% tra il 2014 e il 2021.
Ma questa visione sta lentamente cambiando. L’aumento dei prezzi al consumo, la guerra in Ucraina e la politica meno espansiva delle banche centrali hanno favorito un forte aumento dei rendimenti dall’inizio dell’anno, con conseguenti forti perdite dei corsi obbligazionari, ma anche rendimenti più elevati per le nuove investitrici e i nuovi investitori. Dall’inizio dell’anno lo Swiss Bond Index è sceso del 10,53%. Ora è al livello più basso dal 2012, ma allo stesso tempo il rendimento del mercato complessivo è salito all’1,74%. Le casse pensioni e i grandi clienti istituzionali hanno quindi ricominciato a prestare più attenzione alle obbligazioni. In molti portafogli le obbligazioni erano sottoponderate, ma a seguito del recente incremento dei tassi d’interesse sono tornate ad essere oggetto di discussione dei comitati d’investimento. Anche la Banca CIC (Svizzera) SA analizza la possibilità di acquistare obbligazioni per la propria cassa pensione. Infatti, le obbligazioni conferiscono stabilità ai portafogli e garantiscono minore volatilità nelle fasi deboli del mercato.
L’ORIZZONTE D’INVESTIMENTO E LA TOLLERANZA DEL RISCHIO SONO DETERMINANTI
Dunque, le obbligazioni sono di nuovo interessanti anche per le investitrici e gli investitori privati? Per gli esperti della Banca CIC, l’investimento in obbligazioni è attraente a condizione che il rendimento di un portafoglio obbligazionario sia superiore all’inflazione. In tal caso si parla di rendimento reale positivo. Il rendimento reale viene calcolato sottraendo il tasso di inflazione previsto dal rendimento nominale di un portafoglio obbligazionario. Occorre inoltre analizzare l’orizzonte d’investimento e la tolleranza del rischio. Attualmente un’investitrice o un investitore molto prudente può investire in un portafoglio obbligazionario in franchi svizzeri con un rendimento dell’1,4% per una durata media di sette anni. Ma considerata l’inflazione del 3,3% in Svizzera, è evidente che tale investimento non è particolarmente interessante.
Al momento sono interessanti le obbligazioni a breve scadenza delle imprese svizzere. A seguito del recente aumento dei tassi, ora tutte le imprese devono pagare interessi più elevati. Perciò ci sono aziende interessanti che pagano interessi superiori alla media rispetto agli ultimi anni. Coloro che desiderano investire in obbligazioni possono comporre un portafoglio di imprese di qualità con scadenze non troppo lunghe per ottenere un rendimento del 2,82% circa.
CREDITI PRIVATI COME VALIDA ALTERNATIVA
Un altro argomento interessante è quello del private debt, comprendente tutte le obbligazioni non quotate in borsa. In questo settore opera tutta una serie di investitori o fondi di debito privato. Il funzionamento è lo stesso delle obbligazioni tradizionali: oltre al rimborso dell’intero importo del prestito, l’azienda deve anche versare gli interessi al creditore. Il private debt, rivolto principalmente al finanziamento delle piccole e medie imprese, è una classe di investimento in via di sviluppo che offre alle investitrici e agli investitori rendimenti più interessanti rispetto alle obbligazioni tradizionali. Tanto che anche le casse pensioni hanno scoperto questa alternativa e vi investono una parte dei loro fondi in sostituzione delle obbligazioni. Secondo le stime, la domanda di crediti privati continuerà ad aumentare. Si prevede che entro il 2025 questa classe di investimento si espanderà da CHF 1,05 miliardi a CHF 1,5 miliardi.
A coloro che sono interessati a questo settore, consigliamo di investire solo attraverso un fondo di private debt, in quanto garantisce una diversificazione professionale degli investimenti. Inoltre sono determinanti le dimensioni, i costi, il monitoraggio del rischio delle posizioni e la strategia del fondo.
LE FLUTTUAZIONI DI CORSO SONO INEVITABILI
Per investire in obbligazioni occorre considerare alcuni aspetti. Sebbene le obbligazioni presentino rischi decisamente minori rispetto alle azioni, è fondamentale essere consapevoli dei rischi potenziali legati ai titoli di debito. I tassi di interesse e i prezzi delle obbligazioni sono inversamente correlati: se i tassi di interesse aumentano, i corsi obbligazionari diminuiscono e viceversa. Investendo in obbligazioni non è possibile sottrarsi a queste fluttuazioni di prezzo. Questa volatilità è inevitabile.
Per questo motivo le investitrici e gli investitori devono essere pronti a conservare le posizioni fino alla data di rimborso effettiva. La vendita dell’obbligazione prima della data di scadenza può generare una perdita se l’andamento degli interessi non è favorevole. Per investire in obbligazioni, la Banca CIC verifica i dati finanziari dell’impresa e i motivi che potrebbero impedire al debitore di adempiere i propri obblighi. A tale scopo, le esperte e gli esperti di investimento esaminano il conto economico e lo stato patrimoniale delle imprese. Anche la classificazione di un’obbligazione deve essere analizzata dettagliatamente. Le obbligazioni non sono tutte uguali. Esistono infatti le obbligazioni senior, che in caso di fallimento godono del diritto di prelazione sui valori patrimoniali dell’impresa, e le obbligazioni subordinate, che pagano cedole superiori, ma in caso di fallimento hanno minore diritto al rimborso rispetto alle obbligazioni senior.
Riassumendo si può affermare che in generale le obbligazioni sono meno rischiose e più conservative delle azioni. Tuttavia anche l’investimento obbligazionario richiede una certa dose di ricerca e analisi. Dopo un lungo periodo di sottoponderazione nei portafogli, le casse pensioni ma anche le investitrici e gli investitori privati tornano a mostrare interesse per le obbligazioni. Questa inversione di tendenza si osserva già da metà anno. A giugno, infatti, secondo l’istituto finanziario statunitense Bank of America, sono stati registrati afflussi netti per USD 7,8 miliardi in fondi obbligazionari. È il maggiore afflusso settimanale dopo molto tempo. Le investitrici e gli investitori privati potrebbero dunque tornare lentamente in Svizzera.
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