


A cura di Dario Santini.
Nello scorso mese di marzo, Bentley, leggendario brand britannico di autovetture di prestigio fondato nel 1919, e per di più uno dei principali fornitori della Casa Reale inglese e vincitore per ben sei volte alla 24 Ore di Le Mans dal 1924 al 2003, ha divulgato gli ultimi dati a livello ambientale e di sostenibilità nell’attività di produzione aziendale presso la storica sede di Crewe che ospita i vari distretti operativi, tra i quali il design, la ricerca e sviluppo, l’ingegneria e la produzione delle tre linee dei modelli prestigiosi dell’azienda: Continental, Flying Spur e Bentayga. La combinazione di raffinata maestria artigianale, utilizzando competenze che sono state tramandate per generazioni in oltre un secolo di attività, con l’esperienza in campo ingegneristico e tecnologico, ha permesso di raggiungere, in dieci anni, significativi miglioramenti in tutti i settori e di porsi sulla via diretta allo scopo di fornire un’ambiziosa riduzione del 75% dell’impatto ambientale legato alla produzione entro il 2025.
I dati del periodo 2010-2020 confermano il tenace impegno di diventare il produttore di auto di lusso più sostenibile al mondo: un radicale calo delle emissioni di CO2 scese di un notevole 99,5% a soli 29 kg per veicolo nello stabilimento di Pyms Lane. Questa netta contrazione delle emissioni di CO2 è principalmente dovuta all’utilizzo dell’energia solare generata attraverso l’impianto fotovoltaico che Bentley utilizza in loco per la produzione di energia, abbinata alle forniture di gas e di elettricità “verdi” sottoscritte per la prima volta su un ciclo completo di 12 mesi.
L’impatto sostenibile viene ampliato anche dall’installazione di impianti di rifornimento di olio vegetale idrotrattato (HVO), ideale alternativa a bassissime emissioni nella logistica interna. Sempre nella stessa decade la quantità di acqua utilizzata nella produzione di veicoli è più che dimezzata del 55.90%, da 21 mc a 9.31 mc per veicolo grazie all’installazione di sistemi di riciclaggio dell’acqua insieme ad una riduzione dell’uso dell’acqua “domestica” in loco, dato l’incremento dell’home working nel personale ammontante a circa 4000 dipendenti. Inoltre, lo scorso anno, mediante i miglioramenti nei processi di riciclaggio, con un approccio di economia circolare, la piccolissima quantità di materiale di scarto non riciclabile e che viene inviata in discarica è diminuita del 99,1% rispetto al 2010, a soli 3,57 kg/veicolo.
Passando dal concreto impegno nella sostenibilità ecologica del settore dell’automotive all’altrettanto lodevole rapporto con la cultura nella sua attenta promozione e diffusione, il 21 marzo 2021 Bentley ha festeggiato la Giornata Mondiale della Poesia, momento per riflettere sul potere del linguaggio e di celebrazione della creatività, collaborando con un selezionato gruppo di emergenti talenti nell’arte del componimento in versi per produrre opere uniche ispirate ai favolosi modelli Bentley e ai valori del marchio britannico. Delegando l’impegno a valenti poeti contemporanei e promuovendo le poesie attraverso i social media, Bentley si ripromette di fornire una prospettiva culturale fresca e vivace, sfidando i preconcetti della poesia classica tradizionale ed elevando, all’opposto, quest’ultima a forma d’arte unica e valida oggi come nell’antichità e nella storia culturale del mondo intero e dell’umanità.
Ogni poeta selezionato dalla Bentley ha documentato in vari modi la propria composizione, dalle note scritte a mano, alle registrazioni vocali sui loro iPhone, ai caratteri digitali, fino alla fotografia e al video.
A ciascuno dei poeti sono state date le chiavi di un modello Bentley per provare l’auto e la sue straordinarie doti di eccellenza e di performance. Ogni scrittore ha interpretato la fantastica esperienza in un’opera di poesia ispirata a questo speciale evento che è stato condiviso sui vari canali social dal proprio pubblico per illuminare la Giornata Mondiale della Poesia.
Bentley, un simbolo secolare e un nome leggendario, eroico, evocativo di eccelse competenze tecniche se non di unici preziosismi artigianali, che risplende adamantino nei cieli tersi della verdeggiante e austera Britannia. Valore tangibile ma allo stesso tempo intangibile, aulico, esclusivo.
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